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Trasformare i like in conversion. La formula magica e altre storie.

In confronto, la ricerca del Santo Graal è stata una bazzecola! Ecco la vera sfida 2021: trasformare i #like in #conversion.


Se anche voi controllate in modo ossessivo la pagina #Facebook della vostra azienda, conoscerete la gioia di veder crescere ogni giorno (o ogni ora per i più assidui) il numero di like. E' incoraggiante vedere i vostri sudati post essere apprezzati e di certo un buon lavoro è sempre ricompensato, però, la nuda verità é che solo una piccola parte di questi like diventeranno vendite, ed é questo il problema che vi tiene svegli la notte.


A cosa serve darsi da fare, essere visibili, mandare #traffico verso il vostro sito per poi ritrovarsi con un pugno di mosche? E allo stesso tempo, si può scegliere di non essere presenti sui social oggi giorno? Un grosso dilemma.


Quello che posso dirvi è che non faccio parte di una setta (#marketing) che si ritiene in possesso della verità assoluta sul come trasformare i like in vendite. Non esiste una formula (magica) unica per far funzionare questa equazione. L'unica soluzione è affidarsi alla scienza ed osservare, post dopo post, il comportamento dei vostri #followers.


Proprio come in un esperimento, bisogna costruire un quadro adatto all'osservazione:


1) Prendi la cosa seriamente. Spesso, tra la marea di cose da fare, un manager rischia di sottovalutare la mole di lavoro che i social possono rappresentare. Non fare questo errore. La creazione di un buon post può prendere dalle 3 alle 5 ore di lavoro (dalla concezione alla creazione di #copy e visual inediti, oltre che alla sponsorizzazione). Se vuoi risultati, non liquidare la faccenda con un "é solo un post".


2) Costruisci un planning. Quanti post ti puoi permettere di costruire a settimana? Che giorni puoi postare e che cosa vuoi postare? Postare regolarmente permette di identificare i giorni in cui i tuoi post hanno più successo. Certo alcuni avranno più successo di altri, ma a lungo andare potrei osservare delle tendenze.


3) Conosci i tuoi followers. Conoscere il tuo target ti può permettere di concentrare le energie (economiche, nel caso tu stia facendo pubblicità a pagamento) sulle persone che possono davvero diventare tuoi clienti.


Consiglio pratico: oltre ai tuoi diretti concorrenti, segui anche le pagine di interesse del tuo target. Cosa piace ai tuoi clienti?


4) Targuetta i tuoi link con un UTM. Qui stiamo andando nello specifico, ma il target UTM ti permette di ricevere informazioni più specifiche da #googleanalitics su quante, e quali, persone hanno cliccato sul tuo link.


Consiglio pratico: Google Analytics ti permette di individuare su quale medium i tuoi clienti sono arrivati sulla tua pagina. Noti che i clienti utilizzano soprattutto lo #smartphone per visitare il tuo sito? Controlla come si presenta la pagina dei tuoi prodotti su #mobile e mettine uno nel carrello.


5) Analizza i risultati. Una volta al mese, siediti e analizza i risultati. Cosa abbiamo imparato questo mese, cosa vogliamo ripetere e cosa dobbiamo evitare? Che differenze ci sono rispetto allo stesso periodo l'anno scorso?


6) No stress e agisci su più canali. Ok, l'abbiamo detto, non possiamo non essere presenti suoi social, ma non dimenticare gli altri canali, online e anche offline. Come un gioco di specchi, un canale rinforza l'altro ed aiuta a stabilire l'immagine del tuo #brand nell'inconscio del tuo cliente.


Consiglio pratico: anche la presenza offline può diventare l'occasione di rinforzare la tua immagine online, quindi una non esclude l'altra. Ad esempio, puoi cogliere l'occasione di postare (o far postare dai tuoi followers) foto di un evento organizzato da te, di un volantino o di una pubblicità su un giornale.


Senza dimenticare la spontaneità tipica dei social, è possibile costruire una strategia che, giorno dopo giorno, ti avvicinerà alla tanto agognata #conversion .



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